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GLORIA DEL LIBANO

i nostri canti liturgici

Al Gruppo Giovani “Decor Carmeli”

del Santuario di M. SS. del Monte Carmelo di Bagnara Calabra (RC)  

Nel 150° anniversario. della Madonna del Carmine a Bagnara Calabra

16 luglio 1856 -  2006 

GLORIA DEL LIBANO

Rit.: Gloria del Libano, Maria,

         bellezza del Carmelo:

         rivestìti del tuo santo abito,

         adornaci delle tue virtù.

 Strofe:

                   Hai avvolto in fasce

                   il tuo Figlio, Gesù;

                   con lo stesso amore

                   ci hai rivestiti dello Scapolare.

 

                   Hai accolto Giovanni

                   ai piedi della Croce:

                   accogli anche noi

                  sotto il tuo manto, figli prediletti.

 

                   Alla santa Montagna

                   Tu guidaci, Maria:

                   fa’ che viviamo

                  come tuoi figli, dolce Madre nostra.

 P. Lucio Maria Zappatore, O. Carm.

 

Spiegazione del testo: Il ritornello è una congiunzione tra il brano di Isaia (35, 2) “Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron” e una della più antiche e belle antifone carmelitane: “Alma Dei Genitrix, Carmeli gloria montis, nos tua veste indutos, pariter virtutibus orna” (Santa Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo, tu, che ci hai rivestiti con il tuo abito, adornaci ugualmente di virtù). 

Le strofe riprendono tre temi cari alla spiritualità carmelitana e che si ritrovano tutti nella lettera che il  Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II, indirizzò alla famiglia carmelitana il 25 marzo 2001.

 1ª strofa: il gesto di Maria che ci dona lo Scapolare è la continuazione del gesto di amore che Ella ebbe, come madre amorosa, nell’avvolgere in fasce Gesù. 

2ª strofa: ai piedi della Croce, Maria diventa Madre universale di tutti gli uomini: in Giovanni, che l’accolse e fu accolto, è presente tutta l’umanità. (tra l’altro questo è proprio il vangelo del 16 luglio). 

3ª strofa: la salita al Monte, che è Gesù, guidati da Maria, è il tema della colletta della Messa del Carmine, e richiama una delle caratteristiche della spiritualità carmelitana. 

Note per l’esecuzione:Il brano è stato registrato per l’ascolto, quindi è stato abbellito e vivacizzato dalla batteria e altre percussioni: è ovvio che per l’esecuzione in chiesa si dovrà usare solo l’organo o altro strumento adatto. La stessa cosa vale per l’esecuzione polifonica, che è stata aggiunta per l’abbellimento e per l’ascolto. Il brano è stato pensato per una esecuzione semplice, popolare, ad una voce. E’ chiaro che se c’è un coro può alternare l’esecuzione ad una sola voce all’esecuzione in polifonia.